Il mantra DIVINO

di Andrea Corsini

(Settembre 2007 - Yoga Italia, num. 58)

Secondo Ananda Reddy lo yoga integrale è riassunto nelle due parole "ricorda e offri" ... quando vengono recitate mentalmente in modo incessante ci permettono di vivere nell'infinito.

Aurobindo sostiene la teoria della supermente, mentre Nietzsche quella del superuomo: c'è una connessione tra le due?
Questo punto l'ho spiegato nel mio libro Deliberation on the Life Divine, che consiglio a chi si pone questo interrogativo. Lo stesso termine è stato adottato anche da Aurobindo ma con un significato completamente differente. Superman è un uomo forte, brillante, straordinario: nel concetto di Nietzsche è anche l'uomo supremamente egoistico che sviluppa un super-ego. Potrebbe essere la combinazione tra Giulio Cesare e Gesú Cristo: materiale e spirituale allo stesso tempo. È tutto grande: lo spirito è grande, il corpo è grande, la mente è grande. Per Aurobindo, il superman non è la combinazione degli uomini migliori o di successo, ma è un uomo di una specie differente. Non è possibile comparare i due concetti di superuomo. ll superuomo di Nietzsche è l'uomo superlativo, nel concetto di Aurobindo è l'uomo nuovo che forma una nuova specie.

Aurobindo parla dell'uomo nuovo anche nel corpo, nelle cellule: puó chiarire questa affermazione?
Nel concetto comune, il corpo e qualcosa j e che puó ammalarsi e morire e quindi considerato a volte fonte di preoccupazioni e di disgusto, non è mai visto come qualcosa di luminoso ma soltanto nel suo aspetto tamasico: decomponibile, transitorio, oscuro, inerte, passivo.
Per Sri Aurobindo, ogni cosa materiale viene dal livello supremo di sat-cit-ananda: esistenza, coscienza, beatitudine assolute. Questo vuoI dire che in ogni aspetto della manifestazione anche materiale c'è lo stesso livello di coscienza di sat-cit-ananda. Sfortunatamente, finora l'uomo si è concentrato solo sull'atman: l'assoluto, la pura coscienza che si puó unire a brahman per la realizzazione e trovare l'assoluto in sé. Ma anche il corpo la mente e le emozioni possono trovare questa unione nell'atman e nel brahman manifestando la coscienza di sat-cit-ananda. Qual è l'origine del corpo? È sat-cit-ananda. Nella materia è nascosto brahman e sat-cit-ananda. Il processo dell'evoluzione è questo percorso di brahman attraverso la materia. Cosí anche il corpo ha in se stesso i requisiti dell'immortalitá di brahman. Anche nei testi vedici si parla di immortalitá del corpo e non solo dell'immortalitá dell'anima, ma come si puó rendere il corpo immortale? Secondo Aurobindo l'unico mezzo è quello di raggiungere la coscienza della Super-mente: solo la super coscienza mentale ha il potere sul corpo per purificarlo da ogni sofferenza e malattia e renderlo immortale. La mente puó essere allenata con la concentrazione e la meditazione per lungo tempo e poi questa sua potenza rinnovata entra nel corpo e lo trasforma.
Questo è quello che riferisce la Madre: nel 1950 è avvenuta nel suo corpo questa trasformazione, anche a livello cellulare sia fisico sia mentale. Il corpo si adegua alle manifestazioni della coscienza seguendo un processo evolutivo. L'evoluzione passa dall'animale all'uomo e in un domani al super-uomo che userá degli strumenti adatti a esprimere questa super coscienza. Questo non avverrá in un paio di giorni ma di secoli. L'importante, peró, non sará raggiungere l'immortalitá ma avviare un cambiamento di coscienza individuale. Abbandonando per sempre l'ansia, l'insoddisfazione, la rabbia, la tristezza, i limiti mentali attraverso questo processo di trasformazione interiore e raggiungendo uno stato di beatitudine. Tutto deve essere trasformato, corpo, emozioni, mente e ego, sará questo quello che avverrá prossimamente.

C'è un metodo pratico per avviare questa trasformazione?
Il metodo pratico riguarda le tre fasi: dell'aspirazione, del rifiuto e della resa. Questi tre gradini sono l'inizio della trasformazione. L'aspirazione dell'unione con il divino, di raggiungere un livello di coscienza piú elevato. Quando la coscienza, attraverso la meditazione, discende, viene portata nella vita. La mia visione diventa piú ampia e al di lá di ogni religione e nazionalitá. Questo è entrare nel divino e sentire l'appartenenza alla famiglia umana. Le limitazioni della mente sono superate. La mente cosí allargata è chiamata mente universale. Questa è la prima trasformazione. Cosí per le emozioni, che perdono il loro potere disturbante quando al mattino contatto questo alto stato di coscienza e vivo la resa al divino. Queste emozioni vengono trasformate in amore per l'umanitá, in gioia, in bellezza. Le capacitá umane si allargano, si approfondiscono specialmente quelle intellettive e emozionali. Un alto livello di coscienza si stabilizza nell'individuo. Questa trasformazione è il gradino iniziale. L'individuo entra in una visione universale e non piú solo personale. Questo è quello che è simbolicamente rappresentato attraverso la divinitá solare Savitri, il portatore di luce all'esistenza terrena. Questa trasformazione è accessibile a tutti gli esseri viventi ed è il percorso evolutivo dell'umanitá.

Nello yoga classico si pratica la sadhana anche attraverso la meditazione tradizionale per acquietare la mente: è una pratica che puó essere utile?
La meditazione del mattino è una buona pratica ed è una cosa importante che si puó fare. Peró la vera meditazione non va cercata, deve venire a voi. Non è un'ora di meditazione sistematica che mi puó far raggiungere lo stato di beatitudine, che sovente sorge inaspettato al levar del sole senza aver fatto nessuna pratica specifica. È solo lo spettacolo meraviglioso del sorgere del sole che cambia lo stato di coscienza. E mi porta nel cuore tanta gioia. Potete sedere tranquillamente e aspettare umilmente che la meditazione venga a voi. La meditazione è anche lo stato di osservazione distaccato che puó avvenire durante le attivitá della vita quotidiana. La meditazione diventa contemplazione quando non è piú un esercizio con delle tecniche che devo eseguire, ma uno stato mentale che sorge spontaneo al di lá di ogni tecnica. È un allargamento della coscienza. La meditazione è quando la mente si concentra su qualche soggetto come il brahman: qual è la sua natura? Ci sei tu che mediti e l'oggetto della tua meditazione. Nella contemplazione c'è la fusione tra il soggetto e l'oggetto. Camminando nella foresta e osservando gli alberi, si puó immediatamente entrare in meditazione, in contemplazione o in samadhi. Questa è una benedizione che procura una grande gioia. Dobbiamo, peró, praticare regolarmente per acquistare il potere della concentrazione.

È corretto dire che la vita in generale è meditazione?
No. Quello che è importante è che il karma yoga è la vita. Sono importanti anche gli altri tipi di yoga, tra cui iljnana yoga, ma il karma yoga è il piú importante. Esso aumenta la conoscenza e la devozione. La meditazione porta a una conoscenza mentale della vita. Ma il karma yoga porta maggiormente a contatto con la realtá pratica della vita. Come detto, la devozione aumenta la mia conoscenza del divino. Il tarma yoga è il ponte tra iljnana yoga e il bakti yoga. Dobbiamo meditare e lavorare, cosí da portare il cuore e la mente in uno stato di unione. La gente comune è portata a vivere solo a livello mentale, escludendo la parte emotiva. La devozione è un sentimento escluso, ma deve di nuovo ritornare nella societá occidentale. L'unione con il divino è un traguardo che si raggiunge solo attraverso la devozione. Bisogna praticare lo yoga integrale e vivere per il divino. La: meditazione diventa dinamica nelle attivitá quotidiane e non solo per un periodo ristretto di tempo. Sovente in questo periodo di tempo dedicato alla meditazione tradizionale, la mente non è quieta. L'importante è portare la coscienza in uno stato di coscienza e di gioia. Il karma yoga è molto piú importante della meditazione. Bisogna rimanere in questo stato di coscienza tutto il giorno e non solo un' ora al mattino. Questa è la sadhana: la pratica per tutta la durata della giornata, rimanere nella coscienza della Madre divina. Le attivitá quotidiane ordinarie vengono vissute in un altro stato di coscienza e offerte al divino.

Qual è l'essenza dell'insegnamento di Aurobindo e di Mère?
Il punto focale del loro insegnamento è ricorda e offri. Lo yoga integrale è riassunto in queste due parole. Questo è un mantra che va recitato mentalmente in modo incessante. Anche nella sua qualitá di mantra-seme (bija-mantra). Se fate questo, vivete lo yoga nella vita quotidiana: camminando, dormendo, meditando, mangiando, bevendo una tazza di the. Tutto viene offerto al divino, ogni istante, ogni minuto. Voi scegliete di vivere nell'infinito e l'infinito ha scelto voi. Si stabilisce una connessione tra voi e il divino. La Madre divina, su vostro preciso invito, vive insieme a voi.

(fine seconda parte - vai alla prima parte dell'articolo)

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