Il Padre Nostro in relazione ai chakra

di Andrea Corsini

(Dicembre 2011 - Yoga Italia, num. 75)

Nella sequenza ad ogni strofa della preghiera corrisponde un centro energetico

Come è nata Ia pratica
Facendo una sequenza di posizioni sui sette chakra, mi viene in mente spontaneamente la preghiera:

COSí IN CIELO COME IN TERRA
è il 4º chakra, il cui simbolo è Ia stella di David, l'unione del maschile con il femminile, fra il Cielo e la Terra.

DACCI OGGI IL NOSTRO PANE QUOTIDIANO
è evidente: l'assimilazione, il nutrimento, e il 3º chakra.

RIMETTI A NOI I NOSTRI DEBITI, COME NOI LI RIMETTIAMO AI NOSTRI DEBITORI
è il 2º chakra: i debiti del karma passato annidati neIl'acqua dell'inconscio. La reciprocitá della salvazione: non mi salvo se non ti salvi anche tu.

E NON CI INDURRE IN TENTAZIONE MA LIBERACI DAL MALE
è evidentemente il 1º chakra: le tentazioni vengono dalle occasioni e dal contatto con il samsara. Bisognerebbe vivere nel mondo ma non essere del mondo.

Sono salito al 5º chakra proseguendo la preghiera:
SIA FATTA LA TUA VOLONTá
Con la voce, la comunicazione ma anche con i fatti nel quotidiano per non essere in palese contraddizione e falsitá.

Il 6º chakra
VENGA IL TUO REGNO
ll regno divino sulla terra ma prima dentro a ogni uomo, nella luce del sue terzo occhio che proietta questo nuovo mondo sullo schermo mentale cid-akasa.

E da ultimo il 7ºchakra
PADRE NOSTRO CHE SEI NEI CIELI
Il Ioto dai mille petali: le mille potenzialitá che il Padre ha donato all'uome nascondendole nel luogo dove difficilmente le cercherá: dentro se stesso.

Poi si recita mentalmente in sequenza abbinandolo alle posizioni sopra illustrate, partendo dall'alto - il Cielo - e scendendo verso il basso, la Terra:

Padre nostro
che sei nei cieli
sia santificato il tuo nome: 7º chakra,
venga il tuo regno: 6º chakra
sia fatta la tua volontá: 5º chakra
come in cielo
cosí in terra: 4º chakra
dacci oggi il nostro pane quotidiano: 3º chakra
e rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori: 2º chakra
e non ci indurre in tentazione ma liberaci dal male: 1º chakra
Om - Amen.

Spiegazione energetica della sequenza

I nomi in sanscrito dei 7 chakra e la loro risonanza nel corpo fisico - anteriormente e posteriormente - attivati energeticamente dalle posture proposte (nel 7º chakra e nel 1º i due poli coincidono):

Sahasrara: sommitá del capo
Ajna: radice del naso
Visuddhii: zona faringea
Anahata: zona cardiaca
Manipura: plesso solare - ombelico
Swadhisthana: osso pubico
Muladhara: perineo.

Spiegazione posturale della sequenza

7º chakra:
Eka pada-sirsasana su due piedi (il delfino): dobbiamo partire dalla posizione di chakravakasana (posizione quadrupedica con appoggio a terra ginocchia e palmo delle mani) e semplicemente distendere le gambe mantenendo il capo a terra con le mani intrecciate e in contatto con esso, senza forzare troppo sul collo ma lasciare gravare il peso sulla sommitá del capo che gli indiani dicono avere la dimensione di una rupia; rimanere almeno 5 respiri.
   
6º chakra
Portarsi in vijrasana (diamante) e mettere le mani a coppa sugli occhi dopo averle strofinate vigorosamente una contro l'altra, attendere che il calore avvertito sui globi oculari si attenui e poi ripetere 4-5 volte.
   
5º chakra
Viparita karani mudra (la candela): partendo da savasana, ci sono almeno 5 fasi distinte per assumerla e altrettante per il ritorno; rimando alla trattazione di André Van Lysebeth in Imparo lo yoga per non occupare troppo spazio. Manteuere per 5 minuti seguiti da un lungo - ascolto della zona faringea.
   
4º chakra
Dwikonasana (doppio angolo o inchino): dalla posizione in piedi piegarsi in avanti mantenendo le gambe diritte ma non rigide, intrecciare le mani e spingere le mani il piú indietro possibile facendo aprire la zona scapolare e le spalle. Rimanere almeno 4-5 respiri concentrati sulla zona cardiaca.
   
3º chakra
Adhomukhasvanasana (la V capovolta): partendo dal gatto (chakravakasana), distendere le gambe e le braccia; ci si trova cosi in posizione che si mantiene almeno 4-5 respiri profondi portandosi nell'espiro in uddiyana banha (retrazione della zona addominale) e con i talloni verso terra.
   
2º chakra
Ci si siede e ci si porta in baddha konasana (l'ostrica); facendo aderire le piante dei piedi e lasciando abbassare le ginocchia verso terra, afferrare i piedi con le mani intrecciate spingendo in avanti il bacino. Mantenere almeno 4-5 respiri profondi.
   
1º chakra
Namaskarasana (la sedia): importante la posizione dei talloni che devono essere mantenuti a terra per 4-5 respiri; concentrarsi sulla zona del perineo e "sentire" la terra che ci sostiene.

Al termine

Un breve savasana e poi nella posizione seduta, anche sukasana, prendere coscienza degli effetti:

senso di leggerezza,
respiro lento,
mente calma,
rilassamento psicofisico,
benessere che ci accompagna durante le nostre azioni quotidiane.


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